Ruolo profondo dell’alimentazione su vari aspetti del nostro (ben)essere
L’Ippocrate lo ha affermato già nel 400 a.c.:’Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo’. Con questa consapevolezza si è arrivati ad alcuni decenni fa quando è stato finalmente coniato un vero e proprio termine, la nutriceutica, dal connubio tra nutrizione e farmaceutica (effetto curativo dei principi attivi contenuti in alcuni alimenti) oltre alle da anni note e riconosciute potenzialità della fitoterapia. Le prime medicine nell’evoluzione dell’uomo infatti provenivano dalle piante. Il termine droga non è altro che il principio attivo presente in alcune piante. Così un medicinale storico come l’Aspirina per esempio, è ottenuta attraverso la sintesi chimica dell’acido acetilsalicilico, fedele copia di una droga presente nella pianta del salice.
Anche per quanto riguarda la bellezza vale lo stesso discorso: creme costose e ricercate, sieri antirughe e filler vari possono avere soltanto un ruolo limitato nelle strategie anti-aging. Il segreto per una pelle più giovane dopo i 30 anni non è custodito in barattolo, ma in una dieta ricca in sostanze nutritive e micronutrienti, assicurando che i processi cellulari e metabolici avvengano senza ‘intoppi’.
Conoscersi meglio è come guidare con il navigatore: potenzialità dei test genetici ed epigenetici
Oltre alle sane abitudini alimentari e lo stile di vita bisogna tener conto anche delle caratteristiche genetiche, vale a dire che non tutte le persone che mangiano bene hanno una bella pelle ed annessi cutanei (capelli e unghie che nelle donne possono davvero essere oggetto di vanto), come nemmeno tutte le fumatrici risentano nello stesso modo del fumo di sigaretta. La differenza risiede nelle caratteristiche di ogni individuo, che a giorno d’oggi possono essere facilmente svelate grazie ai test nutrigenetici. Così chi nasce sfavorito sull’aspetto antiossidante, è meglio che nella propria dieta inserisca quotidianamente degli alimenti contenenti sostanze capaci a neutralizzare lo stress ossidativo, che per quanto riguarda la pelle sono protettivi soprattutto nel caso di esposizione al sole e al fumo di sigaretta (oltre a proteggerci dalle alterazioni del genoma a livello sistemico riducendo il rischio di sviluppo dei tumori!). Chi invece presenta delle varianti geniche sfavorevoli sulla capacità disintossicante, sarà incoraggiato a consumare degli alimenti che favoriscano i processi di disintossicazione del fegato. Una disintossicazione non ‘fluida’ può manifestarsi con la presenza di borse e occhiaie, comparsa di foruncoli su diverse parti del corpo, incarnato di colore grigiastro, sovrappeso etc. In tal caso sarebbe opportuno allinearsi a questa condizione favorendo l’introduzione di alimenti disintossicanti, tisane o integratori (da valutare da caso a caso) nella dieta quotidiana da un lato ed essere consapevoli che alcuni alimenti possano sfavorire i processi di pulizia interna. ‘Quanto male mi faccia l’alcool e bere il caffè mi fa bene?’ sono soltanto alcune delle domande a cui possiamo rispondere in maniera puntuale e infallibile facendo i test nutrigenetici.
In aggiunta o in alternativa possiamo avvalersi dei test epigenetici, ovvero conoscere il proprio stato attuale della condizione della pelle e degli annessi cutanei e come migliorarli. Perché epigenetici? Perché allo sfondo della propria carta biologica consegnata al momento della nascita, quella genetica codificata nel DNA, si aggiungono le abitudini alimentari e lo stile di vita. Non tutte le persone hanno lo stesso fabbisogno di zinco per esempio, minerale importantissimo nei processi di riparazione cellulare, lotta ai foruncoli, sintesi degli ormoni. Le tipiche rughe a lato della bocca per esempio, sono spesso presenti a causa della carenza di estrogeni la cui naturale sintesi si riduce con l’età. Se questo percorso fisiologico viene spinto da una dieta povera di zinco o da attività sportiva eccessiva (condizione molto frequente!) la comparsa degli effetti negativi e l’aging accelerato saranno ancora più evidenti.
Sono condizioni e differenze tra gli individui caratterizzate ed in parte ‘leggibili’ anche dalla costituzione. Dall’esperienza su tanti test epigenetici effettuati, proprio le cosiddette costituzioni sulfuriche risultano spesso se non sempre in forte carenza di zolfo, minerale importantissimo in quanto coinvolto alla disintossicazione epatica nonché costituente di collagene (sostanza che conferisce aspetto compatto alla pelle) e della cheratina (dà ai capelli volume e lucentezza). In caso di carenza non dovremmo far mancare nella nostra alimentazione gli amminoacidi solforati, tipicamente provenienti dalle proteine di origine animale, ma anche miglio, senape e le verdure appartenenti alla famiglia delle Crucifere. Nel caso di costituzione fosforica invece i minerali carenti sono quelli tipici della demineralizzazione, tra cui appunto il fosforo, ma anche la silice e il calcio. Ed è proprio questo il motivo per il quale l’alimentazione e l’integrazione devono allinearsi alle nostre esigenze individuali.
La bellezza vien da dentro: sinergia tra la nutrizione e i trattamenti estetici anti-aging
Quindi, non solo la scelta degli alimenti ma anche di nutricosmetici, ovvero integratori con principi attivi concentrati al fine di migliorare l’aspetto esteriore della pelle, unghie e capelli, deve essere mirata. Apportando alla nostra pelle i principi attivi di cui ha bisogno, la sublimiamo dall’interno e in maniera duratura. Questi passano attraverso il tratto digestivo, vengono assorbiti dall’intestino e proseguono il loro tragitto grazie a dei trasportatori. Questi ultimi permettono il passaggio di molte molecole (vitamine, minerali, amminoacidi…) che vengono assorbite dal sangue e i nutrienti circolano in tutto il corpo per essere trasportati laddove ci sia bisogno. Se la nostra pelle manca di elasticità, le molecole di collagene, acido ialuronico o ceramidi saranno sintetizzate dalle cellule della pelle per promuoverne il mantenimento.
Pertanto, anche gli effetti dei trattamenti estetici avranno maggior efficacia e saranno più duraturi se verranno supportati da un corretto sostegno nutrizionale che avrà in primo luogo l’obiettivo di colmare le carenze. Per esempio se con un trattamento specifico andiamo a stimolare la produzione del collagene e non sono disponibili gli elementi ‘base’ in quantità sufficienti per la sua sintesi, il mio trattamento, seppur costoso, avrà un efficacia limitata.
Per quanto riguarda l’idratazione, questa viene dall’interno e ancora una volta dagli strati più profondi. La pelle nutrita e protetta dall’interno sarà anche più resistente alle aggressioni esterne come l’inquinamento o i raggi UV. Quando i cosmetici tradizionali agiscono per via esterna offrono una soluzione mirata, i nutricosmetici, invece, intervengono ovunque la pelle, capelli e unghie abbiano bisogno di aiuto.
Rimane sicuramente valida la regola, come anche dimostrato da una recente ricerca, che il linea generale mangiare verdura e frutta in abbondanza, pesce e oli vegetali ci renderà più belli, ma per capire le nostre vere esigenze è opportuno avvalersi di consulenza nutrizionale, per comprendere meglio attraverso i suddetti test le proprie potenzialità, i punti di forza e di debolezza, anche per enfatizzare eventualmente l’efficacia dei trattamenti specifici.