. . . quando volgo il mio sguardo agli uomini, e vedo ovunque città edificate, tutti gli elementi utilizzati, le lingue ormai stabilite, i popoli civilizzati, i porti costruiti, i mari attraversati, la terra e i cieli misurati: il mondo mi sembra molto vecchio. . .
. . . quando invece scopro che gli uomini sono ancora incerti sui primi princìpi della medicina e dell’agricoltura, sulla proprietà delle sostanze comuni, sulla conoscenza delle malattie da cui sono afflitti, sulla potatura degli alberi, sulla forma da dare all’aratro: la terra mi sembra abitata solo da ieri. E se gli uomini fossero saggi, si dedicherebbero finalmente alle ricerche relative al loro benessere. . .
Denis Diderot dall’Interpretazione della natura
Si laurea in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Trieste (2001), dedicandosi inizialmente agli studi legati alle problematiche in ecologia e sanità ambientale. Consegue il Dottorato di Ricerca in ‘Metodologie di Biomonitoraggio dell’Alterazione Ambientale’ presso la medesima Università (2006). Dopo aver studiato l’influsso dei cambiamenti ambientali sul metabolismo dei microorganismi con l’approfondimento sull’utilizzo di diversi substrati energetici ed il loro coinvolgimento nelle catene alimentari, presta sempre maggiore attenzione all’effetto dei fattori esogeni sull’uomo e la sua salute, dedicandosi in maniera particolare alle cause di perdita dell’omeostasi e delle modalità per il suo ripristino.
Nella sua filosofia, vede l’alimentazione come uno dei più forti nessi tra l’uomo e l’ambiente esterno in quanto quotidianamente introduciamo degli alimenti nel nostro corpo, anche più volte al giorno. Pertanto sono proprio le nostre abitudini quelle che determinano poi il nostro stato di benessere e salute.
Siccome dal suo punto di vista l’intervento di ripristino prevede un cambiamento nelle proprie abitudini e nello stile di vita, sceglie di frequentare il Master in Nutrizione e Dietologia Umana presso la Scuola FIP (Roma, 2006) per la riabilitazione nutrizionale tramite l’approccio cognitivo-comportamentale.
Frequenta numerosi corsi di formazione ed aggiornamento, volti ad ottenere approfondimenti sugli squilibri del sistema digerente (intolleranze alimentari, disbiosi intestinale, immunodefficienza acquisita…) in diverse categorie della popolazione (età pediatrica, anziano, vegetariani…), e degli approcci nutrizionali terapeutici (nutriceutici), grazie alle sue conoscenze in medicina biointegrata e in fitoterapia. La sua particolare passione per lo sport, anche come maestra di sci e tennista agonista, la conduce a frequentare la ‘Scuola biennale di Nutrizione ed Integrazione nello Sport’ con il conseguimento del diploma dell’Esperto in nutrizione dello sport (Padova, 2015).
Dal 2007 svolge la libera professione a Trieste, dal 2009 a Monfalcone e dal 2020 anche a Staranzano.
.
IL MIO APPROCCIO
Il mio approccio nutrizionale-terapeutico è di tipo olistico ovvero prevede la considerazione dell’uomo nella sua interezza. Pertanto, è rivolto non soltanto alle persone che devono perdere o acquistare peso, ma a tutti coloro che soffrono di disturbi anche apparentemente minori come i mal di testa, nervosismi, dolori articolari, sbalzi di umore, voglia compulsiva di cioccolato e dolci, risvegli notturni, reflusso gastroesofageo, gonfiore…soltanto per nominare alcuni.
Nella mia visione, affine alla Medicina Tradizionale Cinese, ogni malessere o disturbo è un segnale che dovrebbe essere percepito come tale, una sorta di ‘campanello d’allarme’ per aver perso l’omeostasi.
Se non si interviene per ripristinarla, ovvero ignorando il segnale (semplicemente prendendo gli antidolorifici o antinfiammatori per esempio), il disturbo verosimilmente evolverà in malattia.
Oggi la salute viene intesa come ‘uno stato di benessere totale della persona non è soltanto l’assenza di malattia o d’infermità’, parole testuali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.