Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente
è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute.
Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente
in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro.
Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.

Tenzin Gyatso XIV Dalai Lama

04 aprile 2020

Dapprima la Cina, poi l’Italia … in poche settimane si è arrivati poi al mondo intero in uno stato d’emergenza dovuta a questo piccolo, invisibile tiranno.

Abbiamo sentito più volte paragonare questa situazione alla guerra. Una situazione quasi surreale da film hollywoodiano con le strutture sanitarie al collasso, il personale di cura sottodimensionato e ormai senza turnazione, senza protezioni adeguate.

Dal punto di vista epidemiologico però la vera battaglia la conduciamo noi che siamo ancora in campo, seppur tenuti in una condizione privilegiata in quanto con il decreto Io resto a casa  poco esposti. In prima linea sono tutte le persone che sono entrate in contatto con il virus (e chissà quanti di noi!), asintomatiche, paucisintomatiche o sintomatiche, quindi ben oltre quel numero che viene rilevato sotto la dicitura Contagiati. Ma il vero protagonista della battaglia è proprio il nostro sistema immunitario che deciderà la nostra sorte, al di là della terapia intensiva dove sono in realtà i macchinari a concedere quell’ultima ‘chance’.

Quindi, in questo caso di assenza di un vaccino nè comprovato trattamento di cura farmacologica, risulta di cruciale importanza aiutare le nostre difese immunitarie a condurre la battaglia nel migliore dei modi. Nel caso della patologia da Covid-19 lo stato infiammatorio sistemico silente dell’ospite umano, oltre alla sua età, sembra rappresentare fattore di rischio per l’aggravamento dei sintomi e minor probabilità di guarigione.

Ahimè sull’età non possiamo agire.

Come intervenire sullo stato infiammatorio?

In primis, c’è un fattore genetico che può predisporre ad un certo grado di infiammazione. Però un po’ come nascere ricchi o poveri, lo stato alla nascita rappresenta il potenziale ma non determina in modo assoluto lo stato che uno raggiunge effettivamente nella vita: se uno nasce ricco può con maggior probabilità mantenere il benessere economico anche da grande, ma quante persone nate povere hanno conquistato il mondo? Viceversa, chi nasce povero farà molta fatica ma applicandosi con impegno potrà raggiungere se non oltrepassare le vette di chi ha sempre invidiato.

A dare la risposta su come intervenire dobbiamo prendere in considerazione diversi fattori che contribuiscono all’infiammazione sistemica che a sua volta è associata all’induzione di un sovraccarico immunitario:

  • meccanismo infiammatorio promosso da eccesso di radicali liberi;
  • meccanismo infiammatorio ormonale;
  • meccanismo infiammatorio favorito dall’inceppamento dei sistemi biologici organici di depurazione in seguito ad un sovraccarico di tossine con l’ipossia e compromesso equilibrio acido-base e la corretta funzionalità gastrointestinale (corretto assorbimento di nutrienti e l’eliminazione delle scorie metaboliche);
  • meccanismo infiammatorio psico-emotivo.

Il Covid-19 ha colpito duramente la popolazione affetta da patologie del terzo millennio, TUTTE caratterizzate dalla presenza di uno stato infiammatorio: patologie cardiovascolari, ipertensione, obesità, diabete, neoplasie…  L’alimentazione, attraverso la scelta degli alimenti, la qualità della materia prima, l’uso di prodotti da filiera corta, la quantità, rapporti, la combinazione, il timing…può intervenire su tutti i fattori dell’infiammazione con l’orientamento alimentare ancora più facilitato se conosciamo le nostre predisposizioni ovvero il potenziale genetico (vedi GD Genodiet Exam).

In questa situazione d’emergenza pandemica è chiaro che l’asso nella manica è il nostro stato di salute. E qui mi rivolgo alle persone da me seguite, molto fiduciosa che state tutti bene.

Al di là della gestione del peso corporeo, qualora è stato quello a motivarvi a varcare la porta del mio studio, quante volte mi avete sentito dire di dover ridurre l’acidificazione, di essere carenti di acidi grassi polinsaturi, di dover ripristinare la vostra funzionalità gastrointestinale (anche se a voi apparentemente non sembrava), di essere intossicati, e per quanto riguarda le fatidiche carenze (vedi test polimetabolico BMT)? Di essere carenti di micronutrienti fondamentali al corretto funzionamento del sistema immunitario, di essere carenti di alcune vitamine la cui carenza potrebbe rappresentare fattore di rischio per eventi cardiovascolari, di essere carenti di elementi per l’adeguata produzione di ormoni? E che con l’alimentazione e l’integrazione dovevamo ripristinare tutti questi equilibri?

Ecco credo di avervi spiegato perché sto insistendo su tutto ciò 😉