DIETA del MINESTRONE?
NO, GRAZIE!
NO, GRAZIE!
Quale dieta miracolosa sceglieremo per arrivare snelli e magri alla bella stagione? Meglio nessuna.
Qualsiasi dieta ipocalorica, se seguita rigorosamente, fa dimagrire, ma il risultato è di breve durata ed è quasi sempre seguito dal recupero del peso perduto con gli “interessi”. Si tratta della cosiddetta Weight Cyclic Sindrome, conosciuta anche con il popolare nome di Sindrome dello yo-yo. Ed è proprio questa fluttuazione di peso che scatena i sensi di colpa nella persona a dieta, che pensa di non avere sufficiente forza di volontà e che può finire con il mettere in discussione la propria autostima. Di solito, infatti, un regime alimentare rigido risulta difficile da seguire perchè incompatibile con la vita di tutti i giorni o ancora più spesso semplicemente perché si ha fame e si ha bisogno di soddisfare questo fortissimo stimolo legato ad un primordiale istinto di sopravvivenza.
Negli Stati Uniti, tradizionalmente patria delle diete dimagranti più conosciute, il National Istitute of Health ha stabilito che la “dietomania” è un vero e proprio rischio per la salute e che i regimi dimagranti vanno limitati alle persone che presentano reali patologie. Le diete “fai da te”, che si traducono spesso nel saltare i pasti o digiunare, sono addirittura pericolose, in quanto gli alimenti, oltre a fornire energia all’organismo, contengono degli elementi indispensabili per il suo funzionamento (carboidrati, proteine, grassi, fibre, minerali e vitamine). Pertanto, le conseguenze per chi mangia poco o male possono variare da un leggero indebolimento con perdite di massa magra (con il conseguente “aspetto sciupato”), fino a danni gravi e non facilmente reversibili su diversi apparati. È proprio il concetto stesso di dieta, come è intesa nel linguaggio comune, che è sbagliato, essendo erroneamente associato a “limitazione”, “sottrazione di cibo”, “astinenze e proibizioni”.
Bisognerebbe, invece, ritrovare il vero significato della parola dieta, (dal termine greco diaita), che si può tradurre con “regime quotidiano di alimentazione” o, più in generale, “stile di vita che ogni individuo deve costruire sulle proprie esigenze e caratteristiche”, quindi un comportamento sano che può aiutare a recuperare e a mantenere lo stato di salute. Non certamente restrizione o rinuncia al cibo, finalizzate unicamente alla riduzione del peso corporeo.
Come acquisire, allora, confidenza con il cibo e con il proprio peso? Bisogna solo riacquisirlo, attraverso una sorta di allenamento, guidato da esperti in nutrizione, a tornare indietro, a ritrovare la capacità di autoregolazione, a saper riconoscere e rispettare la fame, la sazietà e le voglie. La “saggezza del corpo” è presente in tutti noi fin dalla nascita e ci permette di compiere scelte alimentari equilibrate, non rinunciando al piacere della buona tavola.