Dopo le feste: dieta?

Che fare dopo i banchetti delle festività?

Anche se con l’anno nuovo si tende a voltar pagina, vorrei tematicamente collegarmi all’articolo del numero scorso, di dicembre.

Riepilogando, il meccanismo della secrezione dell’insulina viene scatenato dall’innalzamento della glicemia, innescando a sua volta il processo di accumulo di grasso. Nelle diete a bassa percentuale di carboidrati, riducendo invece la loro assunzione viene ridotta anche la secrezione dell’insulina. Una dieta che prevede il consumo di carboidrati ben al di sotto del fabbisogno giornaliero può già nei primi giorni determinare una perdita di 2 o 3 chili del peso corporeo. Questo è sicuramente uno stimolo per chiunque desideri dimagrire, ma la diminuzione ponderale non è purtroppo determinata dalla riduzione della massa grassa. Quando i carboidrati non sono assunti in quantità sufficiente, la prima riserva energetica che va intaccata è l’energia prontamente disponibile contenuta nel glicogeno muscolare ed epatico (come carboidrato di riserva). Se teniamo presente che ad 1 grammo di carboidrati, sotto forma di glicogeno, si legano 4 grammi d’acqua ecco come si spiega la rapida perdita di peso che non è altro che la perdita di 1 chilo d’acqua per ogni 250 g di glicogeno, senza aver perso nemmeno 1 grammo della massa grassa. Dopo aver seguito una dieta di questo tipo, quando si torna a riprendere le abitudini alimentari di prima, le riserve di glicogeno saranno rapidamente ripristinate insieme all’acqua e sarà recuperato il peso perso durante la dieta. Nei giorni immediatamente successivi alle Festività, in cui ci sentiamo tanto appesantiti, possiamo trarre qualche beneficio dal meccanismo che sfruttano le diete a basso contenuto di carboidrati: siccome durante le Feste i carboidrati consumati sono di solito stati tanti, una loro minore assunzione può aiutarci a ripristinare il peso corporeo abituale. Per fortuna non tutto è dovuto all’accumulo di grasso, ma buona parte è rappresentata dall’acqua trattenuta nell’organismo dall’eccesso di carboidrati ingeriti con gli abbondanti primi piatti e dolci deliziosi di ogni genere. Se invece continuassimo a rifornirci abbondantemente di carboidrati, senza consumare le riserve del glicogeno, si andrebbe ad aumentare la massa grassa, più difficile da smaltire in quanto richiede un consumo sostenuto dal metabolismo aerobico.

Comunque, meglio evitare il digiuno prolungato, ma seguire un regime alimentare salutare composto dai cinque pasti al giorno. Mangiare ogni tre ore (guarda caso è la frequenza con la quale mangia un neonato!) consente di mantenere costante il valore della glicemia nell’arco della giornata, impedendo brusche e dannose variazioni.
Rimane indiscutibilmente consigliabile aumentare l’esercizio fisico, anche senza dedicarsi per forza all’allenamento aerobico: se non si è talmente fortunati da poter fare qualche bella discesa sugli sci, non sarebbe male rinnovare l’abbonamento in palestra oppure semplicemente accontentarsi dei piccoli rimedi quotidiani come per esempio fare le scale piuttosto che usare l’ascensore, dedicarsi ai lavori domestici oppure semplicemente evitare i mezzi di trasporto per i piccoli spostamenti.